08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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I misteri del lago sotto il polo sud dovranno aspettare ancora
Al polo sud, nascosto sotto chilometri e chilometri di ghiaccio
accumulatosi nel corso di milioni e milioni di anni, c'e' qualcosa di
misterioso: a dispetto delle temperature esageratamente basse in
superficie, in profondità, grazie al calore geotermico prodotto dal
sottosuolo, non c'è ghiaccio, ma acqua liquida: un enorme lago, con una
superficie pari a oltre 15.000 chilometri quadrati.


E' il lago Vostok, un "lago preistorico", teoricamente rimasto isolato dall'atomsfera terrestre per molti milioni di anni.



Per fare un confronto, il Lago di Garda, il più grande lago italiano, ha una superficie di 370 chilometri quadrati; il Lazio intero ha una superficie di 17.000 chilometri quadrati.



Il fatto che il lago si trovi nella totale oscurità sotto chilometri di
ghiaccio non vuol dire necessariamente che sia sterile e morto: anche se
non ha probabilmente mai visto la luce e il calore del sole, grazie al
calore del sottosuolo potrebbe comunque essere stato in grado (e forse
esserlo tutt'ora) di ospitare forme di vita. Di che tipo, forma e
dimensioni, è impossibile saperlo. Ma si sa per certo che persino nelle
profondità oceaniche, in assenza di luce e a pressioni impressionati,
esiste la vita, in prossimità di coni vulcanici sottomarini, che
forniscono l'energia necessaria.



Il fatto ancora più interessante è che probabilmente laghi simili, ma
enormemente più grandi, esistono anche su Europa, una luna di Giove, e
su Encelado, una luna di Saturno; addirittura è stato recentemente
scoperto che sotto la crosta ghiacciata di Encelado non solo esiste un
enorme oceano di acqua liquida, me che si tratta di un oceano salato e
addirittura "frizzante", tanto che i gas in esso contenuti spesso
trovano la strada atteaverso il ghiaccio fino alla superficie, dove
eruttano in spettacolari geyser.



Per questo motivo biologi e esobiologi di tutto il mondo sono ansiosi di
esplorare le acque del lago Vostok; le perforazioni per raggiungere il
lago sono in corso da anni; nel 1998 ci fu una prima interruzione, nel
timore che raggiungere il lago ne avrebbe provocato la contaminazione
con forme di vita esterne, rendendo cosi' impossibile sapere se ne
esistessero già all'interno. Sei anni dopo, nel 2004, furono riprese le
trivellazioni, con tecniche più sofisticate volte a salvaguardare
l'eventuale ecosistema presente nel lago. Negli anni successivi gli
scavi si sono interrotti e sono ripresi più volte. L'ultima volta si
erano fermati nel 2010, a soli 100 metri di distanza dal lago, per
riprendere solo nel gennaio 2011, ma ora sono di nuovo giunti a una
battura d'arresto: il freddo estremo in superficie rende impossibile il
volo degli aerei di supporto. Si dovrà aspettare l'inizio dell'estate
antartica, a dicembre 2011, per riprendere gli scavi. Nel frattempo i
ricercatori hanno deciso di riempire il buco di kerosene e antigelo per
evitare che si richiuda durante i prossimi mesi.



Fonte:

http://news.discovery.com/earth/lake-vostok-antarctica-environment-110209.html



Approfondimenti:

http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/la-superficie-del-lago-vostok-a-portata-di-mano/

http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/nuovi-studi-sul-lago-antartico-vostok/

Fonte



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